Come per molte altre persone che lavorano in proprio, anche le mie giornate sono lunghe e iniziano la mattina presto. Quindi, se qualcuno mi telefona nel cuore della notte, è meglio sia una questione di vita o di morte.
«Ciao Mercy» disse l’amabile voce di Stefan al mio orecchio. «Mi chiedevo se potessi farmi un favore.»
Stefan le questioni di vita le aveva finite da un pezzo, per cui non trovai alcuna ragione per essere gentile con lui. «Ho risposto al telefono alle…» guardai con la vista annebbiata i numeri rossi della sveglia poggiata sul comodino «tre del mattino.»
Va bene, non è esattamente ciò che dissi. Potrei aver pronunciato anche qualcuna di quelle parole che un meccanico usa quando bulloni e alternatori gli cadono sui piedi.
«Immagino tu possa chiedermi anche un secondo favore,» continuai «ma preferirei riagganciassi e mi chiamassi a un orario più civile.»
Rise. Forse pensò stessi cercando di fare la spiritosa. «Ho un lavoro da fare, e credo che i tuoi talenti sarebbero utilissimi per assicurare il successo dell’impresa.»
Le creature antiche, per lo meno secondo la mia personale esperienza, amano restare sul vago quando ti stanno chiedendo di fare qualcosa. Io sono una donna pratica, e sono convinta sia sempre meglio andare dritta al nocciolo della questione il più in fretta possibile.
«Ti serve un meccanico alle tre del mattino?»
«Sono un vampiro, Mercedes» disse con gentilezza. «Le tre del mattino sono ancora prima serata, per me. Ma non mi serve un meccanico, mi servi tu. Mi devi un favore.»Patricia Briggs, Unione di Sangue – Fanucci editore (2011)
Tradotto dal vostro affezionato Uomo Ragno di quartiere. Compratelo, che sennò pensano che io non sia abbastanza bravo!
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